
Nel 2018 Redhat aveva già causato un po ‘di nervosismo e seccatura nella comunità IAM a seguito della sua decisione di rimuovere OpenLDAP dalla sua distribuzione. Questo ritiro è stato motivato dal desiderio di costringere gli utenti a passare alla sua versione a pagamento a $ 41.000 l’anno. Questo doloroso episodio è ben raccontato da symas, i creatori di OpenLDAP.
Ciò è stato seguito dalla fine delle librerie net-perl-ldap e dall’intenso dibattito condotto dalla comunità di utenti e sviluppatori per costringere Redhat a rimettere queste librerie in Redhat 8.
Oggi possiamo dire onestamente che, con l’annuncio della fine del supporto per Centos 8 nel 2021, la fiducia è totalmente persa in Redhat e CentOS.
Infatti, quando è stato rilasciato Centos 8, un periodo di supporto di 10 anni in aggiornamento di manutenzione fino al 2029 e aggiornamento completo fino al 2024, che è perfettamente visibile sull’archivio Internet del wiki CentOS in data del 28 Settembre 2020.
Il post sul blog dell’8 decembre 2020 annuncia la fine di CentOS 8 per la fine del 2021 e lascia come unico percorso di aggiornamento il passaggio a CentOS steam che sarà una versione di sviluppo non dedicata alla produzione e senza alcuna garanzia. Come dice il post sul blog :
“Alla fine di CentOS Linux 8 (la ricostruzione di RHEL8), l’opzione migliore sarà quella di migrare a CentOS Stream 8, che è un piccolo delta di CentOS Linux 8 e ha aggiornamenti regolari come le versioni tradizionali di CentOS Linux. Se utilizzi CentOS Linux 8 in un ambiente di produzione e temi che CentOS Stream possa non soddisfare le tue esigenze, ti invitiamo a contattare Red Hat per le opzioni.“
Vale a dire che è proprio perché CentOS 8 mette in ombra RHEL 8 e non sapevano come monetizzarlo che lo distrugge.
Questa è una brutta notizia e dà segnali molto negativi dopo l’acquisizione di Redhat da parte di IBM.
Continueremo a supportare tutti i clienti su CentOS 7, ma CentOS 8 non vedrà una versione di FusionDirectory.
Come abbiamo sempre fatto, continueremo a raccomandare l’uso di Debian in tutte le questioni infrastrutturali, l’unica distribuzione della comunità ad aver superato la prova del tempo e nota per la sua affidabilità e durata.